senza sensi
Sto, in un infinito, sospeso.
Galleggio appena in un'antica laguna putrescente.
oppresso da una forza senz'occhi
mi accartoccio.
Dolore sordo e fetidi miasmi segnano ogni momento.
La vita scorre, ma le sue fresche acque non intaccano
la densa polla di marciume che mi avvinghia,
che non mi lascia sfuggire
e alla quale non so che arrendermi.
Un a bbraccio dal quale non mi divincolo più.
Scendo lentamente ed inesorabilmente
nelle sabbie mobili di una guerra colpevolmente persa.
Colori, profumi, luci
esistono
ma io le rifuggo
ed affondo in un oscuro baratro denso di nulla.